Alla data di chiusura dell’esercizio è previsto l’obbligo, fiscale e civile, di provvedere alla redazione delle distinte inventariali delle scorte di magazzino.
Oggetto dell’inventario
Sono oggetto d’inventario le materie prime, le materie sussidiarie, i semilavorati, gli altri beni mobili impiegati nella produzione, le merci ed i prodotti finiti.
Devono essere inventariate anche le rimanenze dei materiali di manutenzione, dei pezzi di ricambio, dei materiali di consumo e pulizia, di cancelleria e stampati.
Le rimanenze di magazzino comprendono i beni di proprietà dell’azienda; pertanto alle quantità fisicamente esistenti presso la ditta devono essere:
- inclusi i beni dell’azienda presso terzi (in lavorazione, in riparazione, in deposito, ecc.);
- esclusi i beni di terzi presso l’azienda (in lavorazione, in riparazione, in prova, in visione, ecc.).
Merci in viaggio
Particolare attenzione meritano le “merci in viaggio”; a tal fine le clausole contrattuali sono determinanti per stabilire l’esatto momento di trasferimento della proprietà delle merci acquistate o vendute in prossimità del 31 dicembre:
- clausola franco fornitore: il passaggio di proprietà avviene al momento d’inizio del trasporto;
- clausola franco destinatario: il passaggio di proprietà si ha al ricevimento (o consegna) della merce.
Criteri di valutazione
Alla valorizzazione delle rimanenze potrà procedersi anche successivamente, purché in tempo utile per la redazione del bilancio, tenendo presente che i criteri di valutazione utilizzabili sono:
- il costo specifico;
- il LIFO;
- il FIFO;
- il costo medio ponderato annuale.
L’operazione di valorizzazione dovrà comunque risultare da un prospetto ove siano chiaramente indicati i metodi seguiti ed i valori presi in considerazione.